domenica 16 maggio 2010


Sono stata assente, ho un po’ trascurato il mio dolce, caro diario, ma ci sono stati avvenimenti belli e brutti che mi hanno in qualche modo tenuto lontano.
Non vi parlerò di quelli brutti anche perché altrimenti rovinerei un momento bello.
In questo periodo di lontananza è accaduta una cosa bellissima, meravigliosa, stupenda, è nata la mia prima nipotina, MYA, si questo è il suo nome, un nome molto poco comune, forse sarebbe meglio dire più unico che raro, come lei, la mia stupefacente nipotina.
Si ripensava alle tante corse fatte in piena notte per le minacce d’aborto, o perché aveva la febbre alta e non gli si abbassava, insomma si correva sempre e sempre di notte. La paura è sempre stata tanta, dopo l’aborto spontaneo avvenuto nel 2008 ad agosto, questa gravidanza ci ha tenuto con il fiato sospeso per tutti i 9 mesi. 10 giorni prima del matrimonio ecco la sua prima minaccia d’aborto, subito al letto per alzarsi solo per andare in bagno, 10 giorni di riposo assoluto, totale, ed ecco arrivare io giorno del matrimonio.
Emozione a mille e paura a duemila, paura che la troppa stanchezza potesse in qualche modo ricreare una minaccia, oltre alle continue e forti nausee. Il fatidico giorno è passato tranquillo un paio di punture e non ci sono state neanche le nausee, tutto è andato meravigliosamente bene, lei era stupenda, neanche una piccola imperfezione, ma d’altra parte la bellezza non ha difetti o imperfezioni, e poi dentro di lei la sua piccola vita che cresceva come la ns paura di perderla.
E così dopo nove mesi passati correndo ecco il giorno di Pasqua alle 8.35, dopo 30 ore di travaglio, aprirsi l’uovo, dopo 4 urli della mamma ecco l’urlo dolce, piccolo ma tremendamente forte della piccola, che si è fermato un attimo, il momento in cui l’hanno posata sul seno della mamma, e poi quando l’hanno tolta ecco di nuovo gli urli continui e rabbiosi di MYA, eravamo tutti lì ad aspettare che la portassero fuori per vederla. Ed ecco arrivare la piccola incubatrice dove la piccola MYA continuava ad urlare al mondo che lei era arrivata. L’infermiera si è fermata per farcela vedere mentre lei continuava ostinata ad urlare, mentre noi gli facevamo qualche foto e giravamo il filmino, le Zie Marika e Giorgia gli hanno parlato e nel momento in cui lei ha sentito la loro voce e i loro nomi è stato come se lei le avesse riconosciute, ha smesso di piangere per qualche minuto, poi ha continuato ad urlare mentre la portavano nel nido. La mamma stava bene, l’incubo di 9 mesi di attesa era finito, ora iniziavano con ns grande gioia, i suoi urli dolcissimi forti e meravigliosi,
E’ passato un mese dalla sua nascita, e la gioia cresce ogni giorno di più, l’amore cresce con lei e come lei, aspettiamo sempre con ansia di vederla, e con tanto amore la consoliamo dai suoi urli per le colichette senza farci mai prendere dal panico. Insomma la gioia è entrata una ennesima volta nella ns casa per renderci ancora più felici, e per l’ennesima volta la ns casa ha ripreso vita con i suoi urli e i suoi sorrisi.

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