domenica 28 febbraio 2010

Ognuno vede ciò che vuol vedere.............

Sono consapevole di quello che sono, lo sono io e lo sono tutti quelli con cui vivo ogni giorno, quelli che mi vedono e quelli che mi incontrano, ma con una sostanziale differenza: quelli con cui vivo sanno come sono e chi sono, quelli che mi vedono su di una fotografia si fanno un’idea tutta loro, fatta esclusivamente di bellezza, raffinatezza, intrigo e sensualità, fatta di sogni tutti loro, mi vedono come vogliono che io sia per loro, mentre quelli che mi incontrano si fanno un’idea di persona stupida, ignorante, che non sa ragionare, perché la persona che non sa camminare bene è sinonimo di persona che non sa ragionare bene.
Ecco, ognuno si fa una sua idea, secondo cosa vede e quello che vuol vedere.
Si possono vedere le stesse cose, ma idealizzarle in modo diverso, e non per questo si può criticare, d’altra parte, anche se la persona che si vede è la stessa, bisogna vedere in che contesto la si vede, dal vivo e parlandogli ci si fa un’idea, vedendo solo una foto ci si può fare un’altra utopia, e anche vedendo la foto e parlandogli ma senza vederla fisicamente, ecco che arriva un’altra immagine, totalmente diversa da quella che si avrebbe parlandogli personalmente, oppure, solo vedendo la persona senza rivolgergli la parola ecco che la visione e diversa dagli altri ideali.
Non per questo voglio dire che le opinioni che ognuno ha siano sbagliate, sbagliato è solo la situazione che viene dato loro per giudicare la persona in argomento.Certo il giudizio è relativo, anche se giusto parzialmente, poiché non ce conoscenza vera e propria della persona in questione.

venerdì 26 febbraio 2010

Ragazzo biondo

Ragazzo,
ti vedevo nelle fredde giornate invernali,
i tuoi capelli d’oro giocavano con il vento, nei tuoi occhi nessuna espressione,
come se non ti importasse niente di ciò che vedevi,e le tue mani sempre in tasca.
Ti vedevo sempre così e,
l’estate i tuoi capelli facevano a gara con il sole,
nei tuoi occhi sempre la stessa apatia , la camicia, sbottonata sul petto,
lasciava vedere un tatuaggio …… una donna ……. Proprio lì ………. sul cuore.
In tutte e due le braccia, due cerotti, vagabondavi non avevi una meta,
sembrava come se cercassi qualcuno, che non riuscivi a trovare,
a volte il tuo sguardo era disperato,
i tuoi muscoli si contraevano in una smorfia di dolore.
Scomparivi così come comparivi.
Il tuo tetto era il cielo, i tuoi sogni le stelle, il tuo letto i pensieri.
Un giorno, insieme ad un bambino, giocavi su di un prato,
ad un tratto …….. due lacrime ti scendevano dagli occhi e,
lì quel piccino ti consolava , ed ecco di nuovo la disperazione nei tuoi occhi.
Il bambino stretto al petto, come se fosse la tua sola forza.
Ti amavo, non ti conoscevo, però ti amavo,
amavo quei tuoi capelli biondi,
quella tua aria apatica verso il mondo, quella disperazione che a volte si leggeva nei tuoi occhi
quel bimbo che per te era il mondo e la fine di un amore,
di cui non eri stato capace di rassegnarti e,
che ti aveva fatto conoscere un mondo diverso dal mio
nel quale ci ritornavi solo per poche volte e per pochi attimi,
attimi dolorosi che ti facevano ricordare la tua vita,
era allora che scomparivi.
Il mio posto era con te, ovunque tu andavi, ma tu non lo sapevi.
Un giorno ti cercavo …. Non ti trovavo …..
Dopo tanto vagabondare quasi istintivamente ritornai nel tuo prato
E lì ……….. ti ho visto ………. Per l’ultima volta,
disteso sul prato come se dormissi.
La tua mano stringeva la testa di un bimbo, che pareva anche lui dormisse, e
L’altra mano sul cuore come se carezzasse quel viso di donna che tanto avevi amato.
I tuoi capelli giocavano per l’ultima volta con il vento,
risplendevano con il sole, il tuo tetto un cielo sereno e ……
per l’ultima volta il tuo letto, un grande prato verde come la speranza.
Il tuo viso quasi per miracolo era sereno …………
Ritrovavi di nuovo la tua donna.
Ragazzo biondo,
ti ha ucciso il tuo amore, e io, che ti amavo ma che non ho saputo aiutarti.
Ti vedevo morire giorno per giorno ma,
sapevo che il mio amore non ti avrebbe salvato,
e anche tu lo sapevi, hai voluto raggiungere lei, solo così saresti tornato sereno,
ma sapevi che una donna sarebbe finita, forse ………
avrebbe fatto la tua stessa fine, con due cerotti alle braccia,
uno sguardo apatico, senza una meta, con un paio di blue jeans e un tatuaggio nel cuore,
una ragazza drogata dal suo amore, per aver la forza di portare ogni giorno,
fiori freschi sulla tua tomba fino alla fine dei suoi giorni.
Ragazzo biondo,
ora vivi con me, nel mondo che mi hai fatto conoscere,ma sei felice.

Consapevolezza

Sono sempre stata consapevole che, non ce e, non ce mai stato nulla di specifico in me, ma oggi mi rendo sempre più conto di quanto io sia molto simile a chi ho sempre criticato.
Mi rendo perfettamente conto dei miei difetti che, ogni giorno di più, vedo chiaramente, la vanità, elemento prettamente femminile, è parte integrante di me e mai, fino ad oggi, me ne ero resa conto, mi piace, come a qualsiasi altra donna, essere al centro dell’attenzione, non me ne ero mai resa conto prima, probabilmente perché non avevo mai avuto il modo di poterlo fare, o forse, molto più probabilmente, perché non ho mai voluto ammetterlo…….. va a sapere come realmente stanno le cose mah……….
Comunque di una cosa sono certa, io sono, ne più ne meno, come tutte le altre, vanitosa, vanesia, superficiale, ecc…….. Me ne sono accorta molto tardi, ma credo che l’importante è avere il coraggio di riuscire ad ammetterlo, allora dico a tutte noi, non sputiamo in aria perché ci ricadrà sempre sulla faccia, e non facciamo, mai, agli altri, ciò che non vorremmo mai, venga fatto a noi.
Cerco di guardarmi dentro, in cerca di altri difetti, ma sinceramente, ne ho talmente tanti, che non saprei proprio da dove iniziare ad elencarli, ma non potrei neanche elencarvi i miei pregi, quelli proprio non ne ho, meno male, almeno per questo sono sempre stata molto sincera, ho sempre ammesso di non avere pregi ma solo difetti e vi assicuro che è così.
Nessuno a questo mondo ha l’anima, talmente pulita, da poter criticare qualcun altro, possiamo solo cercare di capire il comportamento del nostro prossimo, ma mai più lo criticherò, perché:
“chi è senza peccato scagli la prima pietra”
e nessuno di noi è in grado di scagliare, questa famosa, prima pietra.