giovedì 18 giugno 2009

Una bella giornata

Oggi è una bellissima giornata, molto soleggiata, si nota che l’estate sta entrando.
Fuori dalla mia finestra si vede molto verde, alcuni alberi hanno il fiore in attesa del frutto, c’è l’albero di melograno che ha dei fiori stupendi, di un arancione così vivace che spicca tra il verde in modo melodioso, poi ci sono i Pini alberi maestosi e elegantissimi con una chioma enorme e stupenda, poi i fichi e tanti altri tutti verdi e bellissimi.
Oggi ho un qualche dolore ma notando tutta questa bellezza, il sorriso delle mie figlie prima di andare a lavorare, quello di mio marito non l’ho potuto notare perché è andato via alle cinque e io ancora dormivo, un altro sorriso da parte mia e il dolore si allevia notevolmente, a volte basta poco per vivere serenamente. Stavo giusto pensando che tra meno di tre mesi la mia prima figlia si sposa, certo sono felice, in fondo i figli non ci appartengono, noi gli diamo la vita, li cresciamo, ma poi prendono il volo ed escono dal nido. Comunque questo non è un problema, io e mio marito siamo sempre stati consapevoli che questo prima o poi sarebbe accaduto.
Desidero solo che la sua vita possa essere meravigliosa come la mia, che il compagno della sua vita possa amarla per quello che è, una ragazza dolce che merita il meglio dalla vita, e che merita di essere amata totalmente e con tutto il cuore.
Comunque oggi voglio godermi questo sole e abbronzarmi.
Buona giornata a tutti.

venerdì 5 giugno 2009

Ho creato questo blog perché mi piace parlare di me e della mia famiglia, che è composta da me mio marito e le mie tre figlie, Jlenia la più grande, Marika la seconda e Giorgia la terza.
Probabilmente sono megalomane ed egocentrica, e probabilmente mi piace stare al centro dell’attenzione della gente, ma di una cosa sono sicura, sono orgogliosa della mia famiglia.
Vi parlo un po’ di me cosi potrete capire la mia euforia per la mia famiglia.
Mi chiamo Sandra Paglia ho 51 anni e sono stata colpita dalla Poliomielite all’età di 4 mesi e 19 giorni. La Polio mi ha totalmente paralizzato, tanto che quando sono arrivata al pronto soccorso del Bambin Gesù di Roma non mi hanno neanche messo nel polmone di acciaio perché ero troppo piccola e troppo grave, ma sono sopravvissuta, sono cresciuta e migliorata piano piano tanto che all’età di 8 anni sono riuscita a camminare anche se con tutori e scarpe ortopediche.
Sono vissuta tra ospedali e istituti fino all’età di 18 anni, la mia famiglia la vedevo una volta al mese e due mesi l’anno il periodo estivo. L’istituto in cui vivevo era del Vaticano, istituto nuovo di zecca e personale veramente professionale e scelto con molta cura, mi sono trovata molto bene e ci sono vissuta molto serenamente, dove mi hanno curato e fatto studiare.
Sono uscita a 18 anni che camminavo abbastanza bene, certo la polio è una malattia che lascia il segno per la vita, ma basta abituarsi e si va avanti tranquillamente e serenamente, ho sempre fatto tutto, pulivo casa, preparavo da mangiare, mi occupavo dei panni, lavare, stirare ecc… praticamente tutto ciò che fa una ragazza sana, i miei mi hanno sempre trattato come le mie sorelle, poi a 19 anni sono entrata a lavorare in una azienda farmaceutica a Campoverde la Abbott, le mie colleghe mi hanno subito accettato benissimo senza farmi mai pesare il fatto che avevo un handicap anzi a volte dimenticavano anche che avevo problemi fisici.
Certo non sono assolutamente una persona perfetta, anzi, sono piena di difetti, e ho avuto anche io, come tutti, i miei momenti bui in cui la vita sembra non valga la pena di essere vissuta, non è stato facile per me, come penso anche per le mie amiche di istituto, ritrovarci all’improvviso in un mondo che non ci apparteneva, almeno così credevamo, che non conoscevamo, e che per noi era nuovo e strano, con tutte quelle persone che mi guardavano come fossi un extraterrestre, persone che camminavano bene, che non avevano problemi fisici, che potevano mettere minigonne, tacchi a spillo, che venivano ammirate da tutti, ma con gli aiuti giusti e una forte determinazione da parte mia sono riuscita a venirne fuori, in fondo pensavo che si loro avevano tanto ma forse io avevo qualcosa in più, qualcosa di speciale che forse doveva solo venire fuori, certo ancora la sto cercando ma forse prima o poi riuscirò a trovarla.
Poi ho incontrato una persona straordinaria, meraviglioso nell’animo e bellissimo fisicamente, mio marito.
Mi ha accettato subito per quello che ero e dopo 8 mesi di fidanzamento ci siamo sposati, nel momento in cui mi ha chiesto di sposarlo gli ho detto se era cosciente che sposandomi sarebbe andato incontro ad una vita difficile poiché la mia condizione non mi permetteva di migliorare ma o sarei rimasta stazionaria o sarei peggiorata, mi ha risposto che era già pronto a tutto.
Oggi sono quasi 28 anni che siamo sposati, abbiamo basato il nostro matrimonio sul rispetto, lealtà e onestà reciproci, abbiamo imparato ad amarci totalmente e poiché la nostra vita è stata coronata dalla nascita di tre ragazze che oggi hanno rispettivamente Jlenia 27 anni Marika 23 e Giorgia 20, abbiamo, insieme, cercato di educarle con delle regole in casa e nel rispetto dei valori e dei sani principi, spero sempre che ci siamo riusciti perché si sa quando i ragazzi escono non sai mai come si comportano.
Comunque non che la nostra sia una famiglia perfetta, la perfezione non esiste nel mondo, possiamo solo cercare di essere migliori, abbiamo anche noi i nostri momenti di litigi, anche belli grandi, ma poi cerchiamo insieme di chiarirci e tutto passa e torniamo ad essere di nuovo sereni.
Certo, come avevo detto a mio marito prima di sposami, la mia situazione negli anni non è rimasta stabile ma purtroppo è andata peggiorando, ho avuto dei peggioramenti che mi hanno riportata a non camminare da sola, ma ciò non ha compromesso minimamente il mio stato d’amino, mio marito, le mie figlie, i miei parenti e gli amici tutti mi sono sempre vicino, posso a gran voce definirmi una delle persone più felici della terra.
Sapete, mio marito, anche lui ha un difetto, è permaloso, ma io adoro questa sua permalosità perchè mi permette di giocare e scherzare con lui quindi la adoro, si adoro il suo difetti perché per me è un pregio, mi è stato accanto senza mai chiedere niente in cambio, mi ha sempre amata tantissimo ed è stato sempre ricambiato in modo straordinario, è amato e stimato da tutti è posso assicurarvi che è l’uomo migliore del mondo.
Si, è vero, dire che sono al settimo cielo è dire poco, perché la mia gioia non si può definire, penso che persone, al mio livello di felicità si possono contare, nel mondo, sul palmo di una mano.
Ma, per essere così felici, basterebbe pochissimo, si dovrebbe solo accettare la persona che hai accanto per quello che è ed amare più i suoi difetti che i suoi pregi, solo così si può essere felici
Buona felicità a tutti
Sandra