giovedì 16 luglio 2009

Scusate e perdonate

Navigando ieri su internet, mia figlia mi ha fatto leggere una storia davvero triste, di un amore incondizionato, totale, che va oltre la morte.
Questo mi fa riflettere su una cosa, allora quello che sto vivendo io è pura realtà, solo che, la vera tristezza, sta nel fatto che sono molto poche, direi che si possono contare sul palmo di una mano, le persone che riescono a trovare un amore simile, anche se basta poco per riconoscerlo, ma la vera infelicità sta nel fatto che c’è chi questo tipo di amore, nella sua vita, non lo troverà mai.
Sinceramente dopo aver letto quel blog mi sono sentita colpevole, probabilmente la mia gioia può rendere la vita di queste persone ancora più triste, ma sono sicura che comunque aver vissuto questo tipo di amore anche se per poco è sempre meglio che non averlo mai conosciuto ed è a queste persone che vorrei dire:

Scusate se io vedo il mondo a colori,
se io vedo l’azzurro dei mari, il celeste dei laghi,
il bianco spumeggiante delle cascate,
il rosa dei volti, i sorrisi luminosi,
tutti i colori dei fiori,
i meravigliosi arcobaleni,
il verde dei prati che mi circondano,
la verde chioma degli alberi,
i vivaci colori dei pappagallini,
Il tenue colore del sole all’alba,
il rosso del tramonto, le stelle luminose
la pallida luna che ci saluta.
Perdonate se per voi il cielo è sempre plumbeo,
se i mari e i laghi sono asciutti,
se le cascate non esistono,
se per voi i volti sono tutti uguali,
se non esistono colori ne arcobaleni
se invece dei prati intorno a voi ci sono voragini,
se gli alberi sono tutti secchi,
se per voi non esiste alba,
se i tramonti sono cosa triste e dolorosa
se le stelle non brillano,
e la luna può essere solo un brutto ricordo.
Ma è sempre meglio aver conosciuto l’amore vero,
anche se per poco,
che non aver mai amato veramente.

martedì 7 luglio 2009

Confronti

Oggi sono a letto, non per poltrire si intende, ma perché ho un problema ad un piede e non posso camminare, ma prima o poi risolvo il problema, e mentre poltrisco guardo fuori e mi viene spontaneo paragonare i sentimenti al cielo
Pensate, un cielo sereno, dopo un po’ inizia a passare una nuvola bianca che camminando oscura leggermente il sole e come quando c’è un leggero litigio, se la nuvola è scura e il sole rimane nascosto più a lungo allora il litigio diventa un po’ più serio poi però passa e ritorna il sereno.
Quando tutto il cielo è totalmente coperto da nuvole nere e plumbee vuol dire che abbiamo una discussione molto seria e forse un po’ più duratura, ma l’amore, quello vero, prima o poi fa tornare il sereno, quindi, come succede in natura, quanto può durare un cielo grigio e opprimente? Un giorno? Ma dopo si inizia ad intravedere all’orizzonte un bellissimo arcobaleno ricco di colori meravigliosi e vivaci, e piano piano, dietro l’arcobaleno, il cielo si inizia ad aprire e a ritornare il sereno e dopo poco ecco il cielo di un azzurro più luminoso e brillante di prima senza neanche una piccola nuvola bianca perché si sà che il cielo dopo una bella e sostanziale pioggia e sempre più bello e pulito e cosa molto più importante di tutto diventa più pulito senza traccia di polvere che potrebbe nascondere qualsiasi cosa.
Quindi dopo un brutto litigio ritornare a far pace è bello, ci si guarda negli occhi, e si capisce che non si può far a meno della persona che hai scelto per la vita, che l’ami, e che non vorresti perderla per niente al mondo, e tutto diventa all’improvviso meraviglioso, si impara a conoscere sempre una cosa in più l’uno dell’altra e si riscoprono sentimenti più puliti e soprattutto senza segreti.

lunedì 6 luglio 2009

Penso


Mi ritrovo a pensare alle mie figlie ormai grandi che iniziano a prendere in mano la loro vita senza di noi.
Sono contenta, ma la paura di ogni genitore è sempre grande in questi momenti, spesso ci interroghiamo chiedendoci se i valori e i principi con cui le abbiamo cresciute siano stati appresi in modo corretto, se siamo stati dei bravi genitori se siamo stati capaci di educarle bene ad andare incontro alla nuova vita che li aspetta.
La mia prima figlia tra due mesi si sposa, e spero che abbia una vita come la mia, felice e serena, che l’uomo che avrà accanto saprà apprezzarla e la farà sentire al centro del suo mondo, che saprà esaudire ogni suo desiderio, che saprà amarla con tutto l’amore che merita, certo questo è quello che ogni genitore vuole per i propri figli, ed io non sono certo un’eccezione.
Quando penso a lei, in automatico penso anche alle altre due figlie la seconda e la terza, ormai grandi, e anche se non sono ancora fidanzate sono sicura che presto voleranno via dal nido anche loro, e allora mi chiedo: come sarà la nostra vita, la nostra casa quando non ci saranno più tutte le luci di casa accese, quando non ci sarà più tanta confusione, quando non ci saranno più urla per le litigate, quando non ci sarà più la casa disordinatissima, quando non dovrò più urlare di pulire e mettere tutto in ordine, quando ci sarà tanto forse troppo silenzio, tanto, forse troppo buio, tanto e forse troppo ordinata la casa.
Ma poi penso che, come sempre, sono la persona più fortunata del mondo perche abbiamo tre figlie femmine e si sa che le femmine tendono a stare sempre dalla mamma, e allora mi dico che forse non ci sarà mai troppo ordine nella nostra casa, non ci sarà mai troppo buio, e soprattutto non ci sarà mai troppo silenzio perché sicuramente voleranno via dal nido tre tesori ma ne entreranno tanti altri piccoli e grandi.

giovedì 18 giugno 2009

Una bella giornata

Oggi è una bellissima giornata, molto soleggiata, si nota che l’estate sta entrando.
Fuori dalla mia finestra si vede molto verde, alcuni alberi hanno il fiore in attesa del frutto, c’è l’albero di melograno che ha dei fiori stupendi, di un arancione così vivace che spicca tra il verde in modo melodioso, poi ci sono i Pini alberi maestosi e elegantissimi con una chioma enorme e stupenda, poi i fichi e tanti altri tutti verdi e bellissimi.
Oggi ho un qualche dolore ma notando tutta questa bellezza, il sorriso delle mie figlie prima di andare a lavorare, quello di mio marito non l’ho potuto notare perché è andato via alle cinque e io ancora dormivo, un altro sorriso da parte mia e il dolore si allevia notevolmente, a volte basta poco per vivere serenamente. Stavo giusto pensando che tra meno di tre mesi la mia prima figlia si sposa, certo sono felice, in fondo i figli non ci appartengono, noi gli diamo la vita, li cresciamo, ma poi prendono il volo ed escono dal nido. Comunque questo non è un problema, io e mio marito siamo sempre stati consapevoli che questo prima o poi sarebbe accaduto.
Desidero solo che la sua vita possa essere meravigliosa come la mia, che il compagno della sua vita possa amarla per quello che è, una ragazza dolce che merita il meglio dalla vita, e che merita di essere amata totalmente e con tutto il cuore.
Comunque oggi voglio godermi questo sole e abbronzarmi.
Buona giornata a tutti.

venerdì 5 giugno 2009

Ho creato questo blog perché mi piace parlare di me e della mia famiglia, che è composta da me mio marito e le mie tre figlie, Jlenia la più grande, Marika la seconda e Giorgia la terza.
Probabilmente sono megalomane ed egocentrica, e probabilmente mi piace stare al centro dell’attenzione della gente, ma di una cosa sono sicura, sono orgogliosa della mia famiglia.
Vi parlo un po’ di me cosi potrete capire la mia euforia per la mia famiglia.
Mi chiamo Sandra Paglia ho 51 anni e sono stata colpita dalla Poliomielite all’età di 4 mesi e 19 giorni. La Polio mi ha totalmente paralizzato, tanto che quando sono arrivata al pronto soccorso del Bambin Gesù di Roma non mi hanno neanche messo nel polmone di acciaio perché ero troppo piccola e troppo grave, ma sono sopravvissuta, sono cresciuta e migliorata piano piano tanto che all’età di 8 anni sono riuscita a camminare anche se con tutori e scarpe ortopediche.
Sono vissuta tra ospedali e istituti fino all’età di 18 anni, la mia famiglia la vedevo una volta al mese e due mesi l’anno il periodo estivo. L’istituto in cui vivevo era del Vaticano, istituto nuovo di zecca e personale veramente professionale e scelto con molta cura, mi sono trovata molto bene e ci sono vissuta molto serenamente, dove mi hanno curato e fatto studiare.
Sono uscita a 18 anni che camminavo abbastanza bene, certo la polio è una malattia che lascia il segno per la vita, ma basta abituarsi e si va avanti tranquillamente e serenamente, ho sempre fatto tutto, pulivo casa, preparavo da mangiare, mi occupavo dei panni, lavare, stirare ecc… praticamente tutto ciò che fa una ragazza sana, i miei mi hanno sempre trattato come le mie sorelle, poi a 19 anni sono entrata a lavorare in una azienda farmaceutica a Campoverde la Abbott, le mie colleghe mi hanno subito accettato benissimo senza farmi mai pesare il fatto che avevo un handicap anzi a volte dimenticavano anche che avevo problemi fisici.
Certo non sono assolutamente una persona perfetta, anzi, sono piena di difetti, e ho avuto anche io, come tutti, i miei momenti bui in cui la vita sembra non valga la pena di essere vissuta, non è stato facile per me, come penso anche per le mie amiche di istituto, ritrovarci all’improvviso in un mondo che non ci apparteneva, almeno così credevamo, che non conoscevamo, e che per noi era nuovo e strano, con tutte quelle persone che mi guardavano come fossi un extraterrestre, persone che camminavano bene, che non avevano problemi fisici, che potevano mettere minigonne, tacchi a spillo, che venivano ammirate da tutti, ma con gli aiuti giusti e una forte determinazione da parte mia sono riuscita a venirne fuori, in fondo pensavo che si loro avevano tanto ma forse io avevo qualcosa in più, qualcosa di speciale che forse doveva solo venire fuori, certo ancora la sto cercando ma forse prima o poi riuscirò a trovarla.
Poi ho incontrato una persona straordinaria, meraviglioso nell’animo e bellissimo fisicamente, mio marito.
Mi ha accettato subito per quello che ero e dopo 8 mesi di fidanzamento ci siamo sposati, nel momento in cui mi ha chiesto di sposarlo gli ho detto se era cosciente che sposandomi sarebbe andato incontro ad una vita difficile poiché la mia condizione non mi permetteva di migliorare ma o sarei rimasta stazionaria o sarei peggiorata, mi ha risposto che era già pronto a tutto.
Oggi sono quasi 28 anni che siamo sposati, abbiamo basato il nostro matrimonio sul rispetto, lealtà e onestà reciproci, abbiamo imparato ad amarci totalmente e poiché la nostra vita è stata coronata dalla nascita di tre ragazze che oggi hanno rispettivamente Jlenia 27 anni Marika 23 e Giorgia 20, abbiamo, insieme, cercato di educarle con delle regole in casa e nel rispetto dei valori e dei sani principi, spero sempre che ci siamo riusciti perché si sa quando i ragazzi escono non sai mai come si comportano.
Comunque non che la nostra sia una famiglia perfetta, la perfezione non esiste nel mondo, possiamo solo cercare di essere migliori, abbiamo anche noi i nostri momenti di litigi, anche belli grandi, ma poi cerchiamo insieme di chiarirci e tutto passa e torniamo ad essere di nuovo sereni.
Certo, come avevo detto a mio marito prima di sposami, la mia situazione negli anni non è rimasta stabile ma purtroppo è andata peggiorando, ho avuto dei peggioramenti che mi hanno riportata a non camminare da sola, ma ciò non ha compromesso minimamente il mio stato d’amino, mio marito, le mie figlie, i miei parenti e gli amici tutti mi sono sempre vicino, posso a gran voce definirmi una delle persone più felici della terra.
Sapete, mio marito, anche lui ha un difetto, è permaloso, ma io adoro questa sua permalosità perchè mi permette di giocare e scherzare con lui quindi la adoro, si adoro il suo difetti perché per me è un pregio, mi è stato accanto senza mai chiedere niente in cambio, mi ha sempre amata tantissimo ed è stato sempre ricambiato in modo straordinario, è amato e stimato da tutti è posso assicurarvi che è l’uomo migliore del mondo.
Si, è vero, dire che sono al settimo cielo è dire poco, perché la mia gioia non si può definire, penso che persone, al mio livello di felicità si possono contare, nel mondo, sul palmo di una mano.
Ma, per essere così felici, basterebbe pochissimo, si dovrebbe solo accettare la persona che hai accanto per quello che è ed amare più i suoi difetti che i suoi pregi, solo così si può essere felici
Buona felicità a tutti
Sandra

domenica 31 maggio 2009


Io mio marito e i miei 50 anni


Giorgia è la nostra terza figlia